Giovanni Trapattoni da giovane lavorava in una tipografia di Milano, e terminato il turno correva ad allenarsi al Campo Redaelli di Rogoredo con la primavera del Milan.
Come calciatore ha vinto, indossando la maglia rossonera, una coppa italia, due coppe dei campioni, una coppa delle coppe, una coppa intercontinentale.
"Se non sono fuoriclasse non mi diverto". questo era il motto di Giovanni Trapattoni quando calcava i campi di calcio negli anni Sessanta.
Il Trap si è preso cura delle più famose mezzepunte del mondo, e per oltre dieci anni è stato un esempio di calciatore grintoso ma leale.
Il grande Pelè rimase sorpreso la prima volta che venne marcato dal Trap. E' in quella gara Trapattoni giocò con un ginocchio malandato. Meglio le sfide tra i due quando si affrontarono con le maglie del Milan e del Santos. Oltre a Pelè altri campioni sono incappati nelle grinfie del Trap, Eusebio, Cruijff, Suarez, Haller, Sivori, Corso e Mazzola.
Come allenatore debutta il 20 maggio 1973 sulla panchina del Milan, Nereo Rocco era squalificato, ma è la domenica della ''grande beffa'', i rossoneri perdono a Verona 5-3 nell'ultima giornata di campionato, e vengono sorpassati dalla Juve che vince a Roma 2-1.
A parte il debutto amaro, l'avventura di Trapattoni come allenatore è un crescendo di successi e di conquiste che ancora oggi il tecnico stà regalando.
Alla Juve passa nel 1976 vincendo subito lo scudetto. Vince anche la coppa Uefa nella sfida contro l'Atletico Bilbao 1-0 e 2-1.
Rivince lo scudetto nella stagione 77-78, l'anno dopo arriva terzo ma vince la coppa Italia.
Terzo scudetto da allenatore con la Juve nel 80-81 nel 82-83 arriva secondo ma vince la coppa Italia e il Mundialito Club. Nel 83-84 vince lo scudetto, coppa delle coppe e Supercoppa. 85-85 coppa dei campioni e coppa intercontinentale a Tokio. Nel 1985-86 lascia il club bianconero vincendo il 6° scudetto.
Ma non è finita. Interrotta la stupenda parentesi bianconera il Trap torna a Milano ma nella sponda neroazzurra. Nell'88-89 vince lo scudetto dei record.
Per il momento chiude con l'Italia e inizia una nuova esperienza in Germania, questa sarà fondamentale per aumentare ulteriormente la sua notorietà , rivelandosi un vero stratega non solo in campo ma anche nelle sale stampa. Storica la sua sfuriata con "Strunz". Con il club bavarese vince un meisterschale e una Supercoppa tedesca.
Trapattoni torna in patria alla guida della Fiorentina e nell'estate del 2000 è chiamato a guidare la nazionale, purtroppo l'esperienza in azzurro ai mondiali 2002 risulterà un flop.
Ritorna ai club, e stavolta in Portogallo, alla guida del Benfica che conquisterà lo scudetto dopo 11 anni. Nel 2005 torna in Germania alla guida dello Stoccarda ma viene presto esonerato.
Da maggio 2006 fino al termine della stagione 2008 ha allenato la Red Bull Salzburg coadiuvato dal ex pupillo Lothar Matthaus. Dal 2008, ha iniziato una nuova avventura come commissario tecnico della nazionale irlandese.
Come calciatore ha vinto, indossando la maglia rossonera, una coppa italia, due coppe dei campioni, una coppa delle coppe, una coppa intercontinentale.
"Se non sono fuoriclasse non mi diverto". questo era il motto di Giovanni Trapattoni quando calcava i campi di calcio negli anni Sessanta.
Il Trap si è preso cura delle più famose mezzepunte del mondo, e per oltre dieci anni è stato un esempio di calciatore grintoso ma leale.
Il grande Pelè rimase sorpreso la prima volta che venne marcato dal Trap. E' in quella gara Trapattoni giocò con un ginocchio malandato. Meglio le sfide tra i due quando si affrontarono con le maglie del Milan e del Santos. Oltre a Pelè altri campioni sono incappati nelle grinfie del Trap, Eusebio, Cruijff, Suarez, Haller, Sivori, Corso e Mazzola.
Come allenatore debutta il 20 maggio 1973 sulla panchina del Milan, Nereo Rocco era squalificato, ma è la domenica della ''grande beffa'', i rossoneri perdono a Verona 5-3 nell'ultima giornata di campionato, e vengono sorpassati dalla Juve che vince a Roma 2-1.
A parte il debutto amaro, l'avventura di Trapattoni come allenatore è un crescendo di successi e di conquiste che ancora oggi il tecnico stà regalando.
Alla Juve passa nel 1976 vincendo subito lo scudetto. Vince anche la coppa Uefa nella sfida contro l'Atletico Bilbao 1-0 e 2-1.
Rivince lo scudetto nella stagione 77-78, l'anno dopo arriva terzo ma vince la coppa Italia.
Terzo scudetto da allenatore con la Juve nel 80-81 nel 82-83 arriva secondo ma vince la coppa Italia e il Mundialito Club. Nel 83-84 vince lo scudetto, coppa delle coppe e Supercoppa. 85-85 coppa dei campioni e coppa intercontinentale a Tokio. Nel 1985-86 lascia il club bianconero vincendo il 6° scudetto.
Ma non è finita. Interrotta la stupenda parentesi bianconera il Trap torna a Milano ma nella sponda neroazzurra. Nell'88-89 vince lo scudetto dei record.
Per il momento chiude con l'Italia e inizia una nuova esperienza in Germania, questa sarà fondamentale per aumentare ulteriormente la sua notorietà , rivelandosi un vero stratega non solo in campo ma anche nelle sale stampa. Storica la sua sfuriata con "Strunz". Con il club bavarese vince un meisterschale e una Supercoppa tedesca.
Trapattoni torna in patria alla guida della Fiorentina e nell'estate del 2000 è chiamato a guidare la nazionale, purtroppo l'esperienza in azzurro ai mondiali 2002 risulterà un flop.
Ritorna ai club, e stavolta in Portogallo, alla guida del Benfica che conquisterà lo scudetto dopo 11 anni. Nel 2005 torna in Germania alla guida dello Stoccarda ma viene presto esonerato.
Da maggio 2006 fino al termine della stagione 2008 ha allenato la Red Bull Salzburg coadiuvato dal ex pupillo Lothar Matthaus. Dal 2008, ha iniziato una nuova avventura come commissario tecnico della nazionale irlandese.