
Difatti, questo sport, produce squilibri nel rachide vertebrale, anche nei movimenti più banali come stoppare la sfera o saltare di testa per colpire la palla.
E' possibile immaginare quante sono le sollecitazioni meccaniche previste ed impreviste, ripetute, creino i prodromi alla patologia lombare, lombosacrale tanto diffusa nei calciatori.
Nel gioco del calcio, come in tutte le attività fisiche, gli eventi traumatici sono sempre in agguato. Escludendo i calci sul rachide quando i calciatori sono a terra, le gomitate più o meno violente, le cause eziopatogenetiche possono individuarsi in:
- Traumi diretti sul rachide, causati da calci o scontri violenti tra giocatori.
- Cadute sulle natiche.
- Rotazioni, flessioni o estensioni del busto.
- Disarmonicità cinetiche.
Come possiamo contrastare i traumi?
Più la muscolatura sarà preparata ed allenata in senso completo, senza esclusioni di alcun distretto, maggiore sarà la possibilità di assorbimento e di attenuazioni di urti.
Gli allenatori o preparatori atletici dovranno impegnarsi a creare nei calciatori uno sviluppo armonico di tutto il morfogramma muscolare. Solo così possiamo limitare i rischi di traumi e infortuni.