Conti: di Bruno c'è nè uno e viene da Nettuno .
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Conti: di Bruno c'è nè uno e viene da Nettuno

Bruno ContiBruno Conti, inizialmente scartato dal grande mago Herrera, Fù Liedholm a lanciarlo in prima squadra nella Roma e in nazionale.

Bruno Conti, nato a Nettuno, piccolo centro sul mare laziale a due passi da Anzio il 13 marzo del 1955. Il suo primo amore sportivo fù il baseball, dove il piccolo Bruno era un campione, a tal punto che una squadra americana di Santa Monica aveva proposto a Bruno di trasferirsi negli States. Aveva solo 13 anni e il padre non se la sentì di mandare un figlio oltreoceano.

Fù così che Bruno iniziò ad innamorarsi al gioco del calcio e a farsi notare nei campetti della zona dove lo conoscevano tutti per le magie del suo piede sinistro.

A Nettuno qualcuno pensò che un ragazzo così poteva servire anche alla Roma, e così lo portò nella capitale per sottoporlo ad un provino. Sulla panchina c'era il mago Herrera che lo scartò per il fisico troppo esile. Ma le strade di Conti e della Roma stavano per incontrarsi nuovamente. A chiamarlo fu il presidente Anzalone.

Alla corte di Nils Liedholm il piccolo Bruno pesa 50 chilogrammi e davanti a lui ci sono nomi illustri, il suo palcoscenico sono le partite di allenamento dove il tecnico svedese impressionato dalle giocate del giovane, inizia a prendersene cura, prima irrobustendolo e poi affinando anche il suo piede destro.

Nella stagione 74-75 fa il suo esordio contro il Torino in campionato, farà solo 3 apparizioni in giallorosso, poi verrà dato in prestito al Genoa in B a farsi le 'ossa'. Torna alla Roma con la quale vince uno storico scudetto nel 82-83 e tre coppe Italia. Campione del Mondo in Spagna nell'82 con Enzo Bearzot viene eletto il migliore giocatore del mondiale da una giuria internazionale di giornalisti.

Etichettato come il più Brasiliano dei Brasiliani, Bruno Conti si ritira dal palcoscenico dei campi da calcio nel 1991, ma rimane nell'ambiente giallorosso come tecnico delle giovanili. Si è seduto sulla panchina della prima squadra nella tormentata stagione 2004-05. Attualmente è un collaboratore della dirigenza giallorossa.



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